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Matrimonio all’indiana

Matrimonio all’indiana
Di Gabriele Gailli
Yogi e ricercatore, presidente di Jiva la scuola di formazione per insegnanti Yoga di Firenze.

A primavera in India inizia la stagione dei matrimoni. Girando per le strade delle città o dei piccoli paesini si notano dappertutto operai che costruiscono padiglioni coloratissimi che ospiteranno gli sposi e i loro ospiti.
La tradizione vuole che la coppia sia autorizzata dall’astrologo che, comparando i due quadri astrali, deciderà se autorizzare o no il matrimonio. Gli astrologi svolgono un ruolo centrale in tutta la faccenda, una volta passeggiavo con il mio amico, astrologo indiano, qui a Fiesole, non riuscimmo a scambiarci una parola perchè le chiamate dall’India si succedevano frenetiche intemporrendo continuamente le nostre conversazioni. Alla fine mi disse ridendo, lo sai che sta succedendo? Mentre sono qui con te stanno facendo un matrimonio in India, la madre dello sposo mi chiama continuamente per sapere quando farlo uscire di casa! Te lo immagini? Questo poveretto è lì, su un cavallo sotto al sole, vestito da maharaja e io qui che gli devo dare il via! Non potemmo trattenerci dal ridere, quel giovanotto grondante di sudore sotto al suo turbante, aspettava impassibile il suo momento. Perchè non poteva proprio uscire quando voleva lui, doveva per forza aspettare il momento giusto secondo gli astri! Il rituale del matrimonio è semplice; sotto la tenda viene acceso il fuoco rituale, il bramino che officia il matrimonio inizia la cerimonia, poi gli sposi girando intorno al fuoco pronunciano i loro voti. Si toccano il cuore a vicenda, si scambiano anelli. Alla fine la scriminatura dei capelli della sposa viene colorata con polvere rossa. I fue sposini sfiniti e felici escono dalla tenda e tutti lanciano petali di fiori. Poi inizia il party, e si va avanti fino allo sfinimento! Ora va di moda fra i giovani ereditieri organizzare enormi e sfarzosi matrimoni in Italia in location eleganti e esclusive. Ma nella mia mente conservo sempre con tenerezza le immagini, come cartoline, di quei giardini cittadini trasformati in luoghi sacri per il rito del matrimonio e poi in enormi discoteche, lo sposo sul cavallino e la famiglia dietro che vanno alla cerimonia, i cortei con gli sposini in calesse e la banda in mezzo al traffico. Pare che l’amore sia un accessorio per sposarsi in India, l’amore verrà col tempo, dicono sempre. Se l’astrologo decide che i due andranno daccordo sarà certamente così. Ma qualcosa sta cambiando, anche se molti matrimoni sono ancora combinati dai genitori, tanti giovani innamorati si dichiarano alle famiglie e alla fine si sposano. Sono passaggi importanti anche questi per un paese che sta cambiando velocemente come l’India.
Gabriele Gailli
Jiva.it